Le Api in Val di Sangro

Lo sciame di primavera

sciame

Se le api hanno appena sciamato, probabilmente si troveranno molto vicino all’apiario da cui sono partite. Per questo motivo sarebbe opportuno contattare direttamente l’apicoltore, che potrà così recuperare il proprio sciame fuggitivo. Se, invece, non si è a conoscenza di apiari nelle vicinanze, si può contattare un qualsiasi apicoltore, un’associazione apistica o addirittura il 115, numero di emergenza dei Vigili del fuoco. Essi dispongono, infatti, dell’elenco di tutti gli apicoltori operanti nella zona e potranno comunicare l’esigenza di recupero di uno sciame.

Imbattersi in uno sciame di api allo stato libero

Le api non sono aggressive durante la sciamatura, ma possono essere pericolose quando ci si trova vicino al loro nido.  

Imbattersi in uno sciame che ha iniziato a nidificare può essere pericoloso! Le api manifestano comportamenti più aggressivi solo quando ci si trova nei pressi della loro casa. Gli sciami tengono molto alla difesa della famiglia e sarebbero disposte a dare la vita se fosse necessario.

Le api pattugliano l’ingresso della loro casa e attaccano ogni qual volta si sentono minacciate. È importante per gli sciami proteggere la famiglia, le scorte di cibo e soprattutto la loro preziosa ape regina.

Se vi trovate nei pressi di un nido di api, allontanatevi immediatamente e, cosa più importante, non provate mai a rimuovere un alveare da soli!

portasciame

COME SI CATTURA UNO SCIAME

ATTREZZI NECESSARI

  • tuta e maschera
  • affumicatore
  • spazzola per spazzolare le api dal ramo o da una pianta
  • un’arnia leggera, detta portasciami composta da cinque telaini, dotata di ampie prese d’aria a griglia che consentono lunghi spostamenti dello sciame senza pericolo di soffocamento. 

La prima regola fondamentale quando si vuole prendere uno sciame è quella di avere molta calma e pazienza, per convincere le api ad entrare nella nostra cassetta ci possono volere pochi minuti come  tante ore Un’altra regola fondamentale è che bisogna farlo nelle ore centrali della giornata, evitando assolutamente di iniziare le operazione in tarda serata, perché le api devono avere il tempo di trasferirsi tutte nella cassetta.

Esistono poi varie tecniche per catturare uno sciame, che dipendono molto da dove è andato a posarsi, a seconda della situazione, la tecnica cambia.

Per ora vedremo la situazione più classica, ed anche la più facile, quella in cui uno sciame è andato a posarsi su un ramo di un albero, una situazione abbastanza frequente, e proprio quella che mi è capitata qualche domenica fa.

  • Se il ramo non è troppo grosso, con una mano si tiene il ramo e con l’altra lo si taglia, con delle cesoie o con un piccolo seghetto.
  • Poi molto delicatamente, cercando di non dare grossi scossoni, si adagia il ramo carico di api sopra all’arnia prendi sciami, sistemata a terra nei pressi dell’albero.
  • Dando dei colpi decisi al ramo, si fanno cadere le api sul fondo dell’arnia, e quando il ramo è stato liberato completamente o quasi, si può sistemare davanti all’ingresso dell’arnia. Esso conserva infatti ancora l’odore dello sciame che vi era attaccato e grazie ad esso farà da richiamo alle api in volo verso la nuova casa.
  • A questo punto si possono iniziare ad inserire i telaini, all’interno dell’arnia, gradualmente e assicurandosi che ciascuno sia ricoperto da uno strato di api.
  • Davanti all’arnia, sul suo pradellino vedremo le api operaie che con l’addome sollevato richiamano le compagne, ciò significa che l’ape regina è entrata nell’arnia che con il suo feromone ristabilisce la coesione e l’organizzazione della nuova colonia.
  • Ora, aiutandosi con l’affumicatore, si possono spingere verso l’interno le api poste sul bordo dell’arnia e si può iniziare a chiuderla collocando il coprifavo e poi il coperchio.
  • Le api che sono ancora fuori e in volo avranno tempo fino a sera per riunirsi con la loro nuova famiglia.

L’arnia portasciami potrà essere collocata nella sua posizione definitiva, allineata alle altre arnie, quando tramonta il sole e quando saremo sicuri che tutte le api sono rientrate a casa dai loro voli. Quest’operazione può anche essere fatta la mattina seguente, prima dell’inizio dei voli, ma assolutamente non più tardi, perché altrimenti le api, avendo memorizzato il luogo dove abbiamo lasciato l’alveare rischiano di perdersi per deriva o per disorientamento, e ciò significa una grossa perdita per il nostro alveare.

Il favo di miele

Il favo costituisce fondamentalmente l’arredamento e la dispensa nella casa delle api. Gli apicoltori possono rimuovere l’intero favo (si intende quelli da melario) per raccogliere il miele. L’estrazione del miele viene effettuata disopercolando le celle e centrifugando il favo in un apposito macchinario, chiamato smielatore. Talvolta un favo fresco viene venduto intatto come miele in favo, specialmente quando il miele che se ne ricava viene consumato spalmato su pane oppure usato per cucinare o dolcificare bevande.

Come nasce un Ape Regina?

Per correttezza è giusto precisare che tutte le larve vengono nutrite con pappa reale, ma solo per i primi 3 giorni. Quelle larve che invece sono state prescelte per diventare regine verranno alimentate sempre e solo a Pappareale ed è proprio questo e nient’altro che farà di loro delle aspiranti Regine